Temi d’inganno e strutture variabili: John Coltrane e la ricerca della verità permanente
Abstract
Il tema d’inganno è una risorsa utilizzata dai musicisti jazz e consiste nel predisporre due strutture differenti per lunghezza e/o accordi, una per esporre il tema e un’altra per improvvisare. Dal 1962 John Coltrane ha impiegato diversi temi di inganno, sia suoi originali, sia modificando temi altrui, in situazioni tonali e modali. L’analisi rivela che Coltrane affrontava composizione e arrangiamento di queste strutture come processi: le forme sono sottoposte a cambiamenti continui, sia da un concerto all’altro (anche nel giro di poche settimane), sia durante l’esecuzione. Questi brani ebbero vita breve nel repertorio del sassofonista, che considerava ogni performance come il risultato provvisorio di una ricerca inesausta verso una qualche verità sfuggente.
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