The The Vivaldis of Brescia
Abstract
Giovanni Pavolo Vivaldi (1554–1613/1626), qualificato «pittor», è il primo degli antenati paterni di Antonio Vivaldi residenti a Brescia di cui si abbia notizia. Era figlio di un Antonio Vivaldi veronese, di cui però ignoriamo il luogo di residenza. A Brescia i Vivaldi erano stanziati nella parrocchia di San Giovanni Evangelista.
Agostino i (1601–1656/1662), ultimo figlio nato dal primo matrimonio di Giovanni Pavolo, fu «tessadro» (tessitore), commerciante e membro della corporazione. Agostino ii (1641–1693) era il figlio maggiore sopravvissuto di Agostino i; da giovane collaborò il padre come aiutante di bottega, ma, dopo aver prestato servizio come militare a Zara nel 1662–1664, si stabilì a Venezia. Unitosi in matrimonio con Domenica Petternella Buonamigo (12 novembre 1664), Agostino ii fece poi venire a Venezia la madre Margherita, la sorella Cecilia, il giovane fratello Giovan (Zan) Battista, e un altro giovane di minore età, Antonio Casari. Domenica Petternella Buonamigo, moglie di Agostino ii, era nipote orfana di Giovanni Floighen, nella cui casa avevano abitato i Vivaldi nei primi tempi in cui vivevano a Venezia.
Giovan (Zan) Battista Vivaldi (1655–1736), fratello minore di Agostino ii aveva lavorato da giovane alle dipendenze di Giovanni Floighen, ma nel 1677 aveva intrapreso seriamente lo studio del violino. Grazie alla sua attività nelle orchestre dei teatri veneziani dovette crearsi una buona reputazione, tanto che nel 1685 riuscì ad ottenere un posto di violinista nella cappella di San Marco. L’abilità nel commercio posseduta dal padre, Agostino ii, fu di grande utilità a Giovanni Battista nel promuovere sia la propria carriera sia quella del figlio maggiore, il celebre Antonio (1678–1741). Possiamo immaginare che i due preziosi violini che Giovan Battista aveva acquistato nel 1708 furono quelli adoperati nell’Estro armonico (1711) di Antonio Vivaldi, la prima delle sue raccolte di concerti dati alle stampe.
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