L’ arpa, lo stile italiano e l’autunno del madrigale
Le Canzonetten und andere Musikstücke (1679) di Wolfang Caspar Printz e l’arpa doppia in area tedesca
Abstract
L’articolo intende trattare alcune composizioni in ‘stile antico’ comprese nel manoscritto di Wolfang Caspar Printz (1641–1717) Canzonetten und andere Musikstücke (1679). Tra queste figurano alcune composizioni che richiedono esplicitamente l’uso dell’arpa come strumento concertante e di basso continuo. La denominazione dello strumento italiano ‘arpa doppia’ evidenzia in modo esplicito il legame tra lo ‘stile antico’, che caratterizza questo gruppo di composizioni, e la prassi esecutiva di alcune coeve accademie italiane. L’eccezionalità di questa fonte, così dettagliata nella strumentazione anche rispetto alle coeve fonti italiane, contribuisce a ricostruire un attendibile quadro di insieme sull’uso dell’arpa nelle corti di area tedesca. Il contesto arcaicizzante promuove, infatti, l’uso di strumenti che evocano l’antico, tra cui l’arpa doppia e la viola da gamba, e rinnova l’interesse per una forma musicale che sembrava aver esaurito il suo percorso, ossia il madrigale. A fungere da cornice di questa produzione musicale è l’attività culturale della casa d’Asburgo — e dei detentori del potere più periferico che ne emulano il simbolismo —, che, attraverso un sofisticato percorso di italianizzazione della cultura di corte, cercava di costruire un’immagine credibile del potere, imperituro e dalle radici antiche.
