Danzar sull’arco, suonar nei passi. L’utilizzo della danza per lo sviluppo di competenze ritmiche e interpretative nel violino
Abstract
Enrico Osti incrocia il metodo Dalcroze e le teorie di Vygotskij sull’appropriazione degli artefatti culturali per sviluppare un approccio al repertorio barocco basato sui passi di danza e sull’immersione culturale. Si tratta non solo di riprodurre le sequenze di movimenti che permettono di interiorizzare il metro 3/4 in una danza come il minuetto, ma di riportare in vita la pratica storica del
ballo attraverso semplici ausili didattici e qualche accessorio di abbigliamento, con l’obiettivo di facilitare il processo di familiarizzazione con brani e autori molto distanti dalla quotidianità dei nostri giovani allievi. L’idea di un’esperienza didattica
più immersiva, come oggi si tende a dire, va oltre i problemi puramente tecnici, nella prospettiva di una educazione alla musica a tutto tondo.