La monodia non accompagnata nella didattica del canto
Tre laudi dal Codice di Cortona
Parole chiave:
canto, didattica, laudaAbstract
Chi insegna canto è spesso messo a confronto con la difficoltà di conciliare il desiderio di cantare con un repertorio troppo complesso e non sufficientemente progressivo, condizione che genera disagio e comporta un pericoloso senso di frustrazione anche negli allievi più motivati. Questo lavoro intende verificare se la lauda medievale, quale materiale monodico senza accompagnamento e senza misura ritmica, possa costituire un valido strumento didattico da affiancare al repertorio tradizionale nelle lezioni di canto con allievi principianti. I risultati di un’esperienza di insegnamento svolta nei primi tre mesi del 2020 e composta di sei lezioni divise in tre unità didattiche suggeriscono come le laudi stimolino l’allievo ad apprendere le basi della musica modale, ad affinare la stabilità dell’intonazione, a cercare le inflessioni ritmiche legate al significato del testo e ad usare i movimenti del corpo per aiutare a gestire il respiro e a rendere armonioso l’andamento delle frasi.